giovedì 1 gennaio 2009

Un ricordo di Fabrizio Meoni

Il 31/12 era il compleanno di Fabrizio Meoni e l'11/1 sarà l'anniversario della sua scomparsa. Mi sembra giusto poterlo ricordare con alcuni video ed alcune informazioni per chi non lo conoscesse.



Prendo spunto da un post di bradipoita che ringrazio per il suo racconto.

Fabrizio Meoni e’ nato a Castiglion Fiorentino,
un bellissimo borgo vicino ad Arezzo, il 31 dicembre del 1957.
Fin da piccolo ha inseguito il sogno di essere un pilota,di correre in spazi aperti, di essere un motociclista e da sempre sognava l’Africa.

Persona sincera,schietta,aveva si “gli occhi della tigre”,gli occhi di chi ha fame di vincere e vuole arrivare in cima ma senza clamori o flash da prima pagina.

Sin dalla prima gare col suo Ancillotti 50 Fabrizio ha dimostrato prima a se stesso e poi a tutti di avere la stoffa,il caratere e la determinazione per essere un campione, grante autostima,amante della forma fisica e non meno importante grandi doti di intuizione e orientamento ben presto lo trasformano in un invidiabile pilota da lunghe maratone ed ecco che prima arriva il Peru’ e poi inizia quello che forse era Il suo sogno piu’ grande, il mito,la Parigi-Dakar.

Nel 1997 Fabrizio viene scelto dalla KTM come pilota ufficiale per partecipare alla Parigi-Dakar ma cade purtroppo al secondo giorno, infortunandosi al polso e costretto a ritirarsi.
L'anno successivo arriva nella stessa gara secondo dietro a Stephan Peterhansel.
Il 1999 è un anno cruciale: arriva terzo quasi al traguardo dove rompe il motore, che viene sistemato e termina al decimo posto.

Iniziano i dissapori con la casa austriaca anche perché viene ridimensionato il budget e interrompe quindi il contratto, ma viene richiamato dopo che ha vinto altri due rally. Vince in Tunisia ed Egitto, fino alle due vittorie nella Parigi-Dakar nel 2001 e nel 2002.


Nel 2003 Fabrizio in sella alla sua KTM è vincente al Rally di Tunisia.
Poco dopo il suo 45° compleanno partecipa alla Dakar e ottiene un terzo posto dietro ai francesi Richard Sainct e Cyril Despres su KTM.
La KTM 950 Rally che lo ha portato a vincere nel 2002 è stata meno affidabile delle monocilindriche che infatti si sono aggiudicate i primissimi posti; inoltre la caduta alla quattordicesima tappa è stata cruciale quando ad oltre 150 Km/h per una pietra presa sull’anteriore che ha iniziato a sbacchettare fino a disarcionarlo.
Però la vittoria della tappa successiva, quando ferito e dolorante arriva primo, conferma la sua tempra e volontà di vincere.

DAKAR 2005

Fabrizio Meoni all’ultima sua Dakar, visto che gia’ aveva dato conferme della sua volonta’ di abbandonare la vita frenetica e burrascosa del pilota professionista
ed errante per dedicarsi di piu’ alla vita ferma della famiglia con al limite qualche saltuaria partecipazione come amatore a qualche gara,parte per la sua ultima corsa.
Vuole vincerla questa gara non tanto per lui o per dimostrare una volta di piu’ la sua universale capacita’ ma per onorare l’amico scomparso Richar Sainct.

Meoni e’ primo seguito dal compagno di squadra e amico nella vita Depres,
loro porteranno una KTM alla vittoria per l’amico scomparso, cosi’ avevano deciso,ma in un tratto dell’undicesima tappa dove l’orientamento era fondamentale , Despres
aveva intuito la pista giusta con Meoni al fianco prendono la direzione per la vittoria di tappa. Ma dietro a Cyrill la tragedia si compie, Meoni muore a causa della frattura della vertebre cervicali, in seguito ad una caduta,alle 10:30 del mattino dell’ 11 gennaio durante l'edizione del 2005 della Parigi-Dakar, al km 184 dello sterrato tra Atar e Kiffa (Mauritania), in quello che avrebbe dovuto essere il suo ultimo raid.


Alcuni video aiutano a raccontare meglio la sua storia:











Grande professionista,amato e stimato da tutti per la sua morale , Fabrizio e’ stato un grande uomo non solo nello sport ma soprattutto nelle vita privata e nel sociale ,svolgendo importanti e benefiche azioni per i bambini poveri.



Fabbrizio Meoni ancora oggi ci lascia un messaggio profondo che ci insegna che un uomo viene giudicato per la sue qualita’, per il suo buon cuore e per quello che egli e’ in grado di fare per il prossimo,il rispetto lui l’ha conquistato non solo sul campo di gara ma anche nella vita e per sempre resterà nei nostri cuori.


Grazie Fabrizio.

Chi volesse poi ricordarlo continuando la sua opera può vedere come fare una donazione sul sito della FONDAZIONE MEONI.

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