martedì 8 settembre 2009

Manicotto benzina rotto ...

primo fermo e carro attrezzi per la K :-(((

fermo al semaforo, il motore si spegne ... e comincio a sentire i pantaloni bagnati ... me la sono fatta addosso??
no, era benzina che pisciava copiosamente da un manicotto sotto la pompa

una posizione troppo angusta per metterci mano, perciò carro attrezzi e concessionario KTM (Moto Perego di Caponago).
Un'ora di lavoro (bisognava smontare il serbatoio) e il guasto era risolto ...

sabato 5 settembre 2009

Obolo al comune di Filattiera (MS)

il 24/5 e il 2/6 andavo da casa a Viareggio per raggiungere compagna/figlia e nel tratto finale in quelle due date facevo la S.S. 62 della Cisa attraversando il comune di Filattiera (MS) ...


Visualizzazione ingrandita della mappa

Al km 33+735 di 'sto comune c'è (a quanto pare) un autovelox in un tratto dove la velocità sarebbe di 50km/h mentre io procedevo la prima volta a 68 km/h e la seconda a 72 km/h, perciò un totale di circa 330 euro di multa + 10 punti patente ...

Considerazioni:
a) andavo evidentemente oltre ai limiti e perciò pago (già fatto)
b) nè la prima nè la seconda volta l'ho visto e visto che sono sempre attento, passi la prima ma non averlo visto neanche la seconda mi fa pensare che non sia poi così segnalato (la velocità mia era tale che se ci fosse stato l'avrei ben visto)
c) ho ricevuto la notifica da una società "di gestione" di Lamezia Terme ...
d) ... da INTERNET "... In secondo luogo perché per la prima volta a occuparsi dell'autovelox non c'è solo il giudice di pace, chiamato a pronunciarsi su centinaia di ricorsi e sulla legittimità degli accertamenti, ma anche la magistratura ordinaria. E così, mentre il giudice di pace di Cecina sta annullando verbali a raffica (i ricorsi presentati sono circa 2000), condannando il Comune anche al pagamento delle spese, quantificate in 157,50 euro, la Procura della Repubblica di Livorno ha awiato un'inchiesta sull'appalto. «Un atto dovuto», minimizza Ghero Fontanelli, sindaco di Riparbella; «si tratta di un'indagine conoscitiva, c'è stato un esposto del comitato e la Procura non poteva fare diversamente». Lo conferma il procuratore reggente di Livorno, Antonio Giaconi: «È un atto dovuto, non c'è alcuna informazione di garanzia». Nessuno, insomma, è indagato, ma l'ipotesi di reato attorno alla quale sta lavorando la titolare dell'inchiesta, Carmen Santoro, è grave: abuso d'ufficio, reato che il Codice penale punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni. L'indagine, inoltre, si sta allargando e sono 16, per ora, i Comuni coinvolti, tutti «clienti» della Centro Servizi: Casciana Terme, Castellina Marittima, Montescudaio, Santa Luce e Vicopisano in provincia di Pisa, Filattiera, Fosdinovo e Podenzana (Massa), Anghiari, Chiusi della Verna e Pieve Santo Stefano (Arezzo), Capoliveri e Marciana Marina (Livorno), Castiglione della Pescaia e Montieri (Grosseto). Palazzuolo sul Senio (Firenze).
Per carità, l'inchiesta è «in una fase preliminare», come sottolinea Giaconi. Ce n'è abbastanza, però, per rendere diverso dagli altri il caso esploso nell'entroterra livomese. Anche perché finalmente scuote dalle fondamenta l'andazzo contro cui «Quattroruote» si batte da anni: l'affidamento completo del «servizio autovelox» -dall'installazione dello strumento alla spedizione dei verbali - a ditte private pagate «a cottimo»...
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