martedì 24 novembre 2009

sulle ruote ...

dopo un mesetto a terra nell'attesa che tornasse il forcellone dalla sabbiatura, da ieri sera la R è sulle sue ruote o meglio sulle sue nuove Racetec K1 comp



e devo dire che fa tutta un'altra impressione :-)

Ho poi svuotato l'olio dalle forcelle ormai di un bel grigio ... insomma era proprio ora di cambiarlo.
Per il fine settimana mi aspetta per certo quindi il cambio olio forcelle e piastra sterzo :-)

domenica 15 novembre 2009

Gomme per la 990

al debutto sulla nuova MTS 1200 ci sono le Pirelli Scorpion Trail
che adesso avranno anche le dimensioni 120/70 e 180/55 da 17"

ecco cosa si dice dal sito pirelli:

# Struttura con cintura radiale a zero gradi, associata ad una carcassa leggera e resistente per premiare maneggevolezza e tenuta anche a velocità elevate. Ne risulta una copertura stabile ed uniforme nella distribuzione delle pressioni al suolo, capace di ottimizzare l'impronta a terra a qualunque angolo di piega.
# La mescola è ad alta percentuale di silice per garantire tenuta sul bagnato e soprattutto una rapida entrata in temperatura, a tutto vantaggio del grip anche su asfalto freddo e umido.
# Il disegno battistrada è frutto di una innovativa e piacevole combinazione tra la tassellatura tipica dell'enduro e le linee curve dei pnaumatici supersport: look aggressivo ed ottime prestazioni sul bagnato.

sabato 14 novembre 2009

Lavori sull'R6 #3

Qualche foto sul suo stato attuale ...







in ordine c'è ancora:

G3 Moto:
- tubi in silicone blu (130 euro)

Motozoo di Merate:
- liquido Motul Mocool per il radiatore (18 euro)
- sostegni cavalletto posteriore in ergal blu (12 euro)

Carzaniga Moto:
gomme Metzeler Racetec K2 (260 euro)

Passando poi da Luciano di Colorservice mi ha fatto notare come il serbatoio che lui doveva verniciare sia stato tagliato e saldato interamente ... mi ha perciò consigliato alla prossima occasione di cambiarlo ...
praticamente ho comprato un patchwork e non una moto

EICMA 09

giro breve ... 3 ore per vedere quello che serviva ...

complimenti a chi ha disegnato la nuova Multistrada 1200
150 cv, ABS, controllo di trazione, ride by wire, sospensioni regolabili elettronicamente (ma magri fa anche il caffè) ed una linea favolosa: un mix di moto da sparo, da touring,da SM e con la gomma giusta anche da strade bianche.

domenica 1 novembre 2009

Lavori sull'R6 #2

Dopo le carene, gli acquisti ad oggi sono stati:

da TAGOMOTOCORSE.COM:
- 1 Filtro Aria K&N € 98,22
- 1 Filtro olio K&N € 17,57
- 2 Pastiglie Anteriori ZCOO - Mescola Sinterizzata Ceramica € 110,94
- 1 Pastiglie Posteriori SBS - Mescola Sinterizzata € 32,92
- 4lt Olio Motore Castrol POWER1 RACING (10w50) € 83,64
- 4 Candela NGK Iridium (CR10EIX) € 65,08
- 1 lt Olio forcella OHLINS - Sae 15 € 25,38
- 1 telaietto sport anteriore nero € 139,23
- 1 telaietto sport anteriore nero € 304,98

da CARPIMOTO.IT:
- 1 pompa freno radiale Brembo 19RCS € 279,00
- kit tubazoni frentubo acciaio/ergal € 105,00

da REDRACINGPARTS.IT:
- 1 lt Olio freni/frizione Brembo Racing LCF600 € 29.33
- 1 Comando gas desmodromico - DIAMETRO 22 mm €21.86
- 1 Caricabatterie Accumate € 51.98
- 1 Serbatoio 30 cc € 10.26
- 1 Blocco comandi elettrici destro € 20.58

da PRO-BOL.COM:
viteria in acciaio e titianio per € 163,64

... ma non è finita qui ....

Lavori sull'R6 #1

l'R6 è smontata. Motore e telaio sono appoggiati per terra in garage ...
non conto di spingermi oltre nello smontaggio: mi limiterò a controllare lo stato delle parti meccaniche accessibili.

Ieri ho portato a verniciare da Colorservice sas di Cornaredo le seguenti parti:
- carena plasticbike con codone (3 parti)
- serbatoio da sverniciare e da ricolorare, lasciando la ghiera e il tappo del serbatotio a colore originale
- forcellone da sverniciare e da rifare nero. Luciano di Colorservice dovrà anche staccarmi la catena non avendo io lo strumento per smontarla.
- cerchio anteriore e posteriore da rimettere a nuovo, buttando via i racetech consunti attualmente montati

Luciano è una persona estremamente disponibile ed esperta. il posto è difficile da trovare ma una volta trovato, devo dire che è un ottimo punto di riferimento.
E' capace con competenza di occuparsi non solo di colorazioni ma anche e soprattutto di telai e sistemazione degli stessi.

sabato 10 ottobre 2009

Caratteristiche dell'R6

Queste le caratteristiche del mezzo:

Nome moto: YZF R6 2002
Tempi e Cilindri : 4 - 4
Cilindrata : 599
Cavalli : 101 a giri: 13000
KGM : 5,7 a giri: 11700
Marce : 6
Freni : 2 D avanti - 1 D dietro
Misure dei cerchi (ant./post. espresso in pollici): 17-17
Misura Pneumatico Anteriore: 120/60 ZR17
Misura Pneumatico Posteriore: 180/55 ZR17
Velocità massima ( km/h ): 261
Consumo (km/l): 15,5
Accelerazione 0-400m (sec.): 10,7
Peso (Kg) : 179
Lunghezza (cm) : 2025
Larghezza (cm) : 690
Altezza (cm): 820
Capacità serbatoio (litri) : 17

Ad oggi la vorrei fare così (ma è solo un'idea):



perciò stamane ho iniziato a "svestirla" ... e a ordinare da TAGOMOTOCORSE le seguenti cose:

a) carena plastikbike in VTR
b) codone e supporto codone plastikbike in VTR
c) cavalletto anteriore che sostenga la moto con le forcelle sfilate
d) cavalletto posteriore (adesso la R6 usa quello della K e non vorrei s'offendesse)

TOT: 694 euro

Questo fornitore tra l'altro è a Milano ....
TAGO Ricambi s.r.l.
via Roggia Scagna 5/7
Milano 20127, MI
Telefono: 02/2846235 - 02/2846795

domenica 4 ottobre 2009

Sorpresa :-)))

.... Ho deciso di prendere una moto da pista e su ebay ho trovato questa sotto



a dire il vero la moto è un patchwork di pezzi diversi e di alcuni assemblaggi "artigianali" per non dire fatti in garage.
In pista c'è stata di sicuro ma il motore è ok.

Quest'inverno pezzo-pezzo la risistemo pronta per la primavera :-))

martedì 8 settembre 2009

Manicotto benzina rotto ...

primo fermo e carro attrezzi per la K :-(((

fermo al semaforo, il motore si spegne ... e comincio a sentire i pantaloni bagnati ... me la sono fatta addosso??
no, era benzina che pisciava copiosamente da un manicotto sotto la pompa

una posizione troppo angusta per metterci mano, perciò carro attrezzi e concessionario KTM (Moto Perego di Caponago).
Un'ora di lavoro (bisognava smontare il serbatoio) e il guasto era risolto ...

sabato 5 settembre 2009

Obolo al comune di Filattiera (MS)

il 24/5 e il 2/6 andavo da casa a Viareggio per raggiungere compagna/figlia e nel tratto finale in quelle due date facevo la S.S. 62 della Cisa attraversando il comune di Filattiera (MS) ...


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Al km 33+735 di 'sto comune c'è (a quanto pare) un autovelox in un tratto dove la velocità sarebbe di 50km/h mentre io procedevo la prima volta a 68 km/h e la seconda a 72 km/h, perciò un totale di circa 330 euro di multa + 10 punti patente ...

Considerazioni:
a) andavo evidentemente oltre ai limiti e perciò pago (già fatto)
b) nè la prima nè la seconda volta l'ho visto e visto che sono sempre attento, passi la prima ma non averlo visto neanche la seconda mi fa pensare che non sia poi così segnalato (la velocità mia era tale che se ci fosse stato l'avrei ben visto)
c) ho ricevuto la notifica da una società "di gestione" di Lamezia Terme ...
d) ... da INTERNET "... In secondo luogo perché per la prima volta a occuparsi dell'autovelox non c'è solo il giudice di pace, chiamato a pronunciarsi su centinaia di ricorsi e sulla legittimità degli accertamenti, ma anche la magistratura ordinaria. E così, mentre il giudice di pace di Cecina sta annullando verbali a raffica (i ricorsi presentati sono circa 2000), condannando il Comune anche al pagamento delle spese, quantificate in 157,50 euro, la Procura della Repubblica di Livorno ha awiato un'inchiesta sull'appalto. «Un atto dovuto», minimizza Ghero Fontanelli, sindaco di Riparbella; «si tratta di un'indagine conoscitiva, c'è stato un esposto del comitato e la Procura non poteva fare diversamente». Lo conferma il procuratore reggente di Livorno, Antonio Giaconi: «È un atto dovuto, non c'è alcuna informazione di garanzia». Nessuno, insomma, è indagato, ma l'ipotesi di reato attorno alla quale sta lavorando la titolare dell'inchiesta, Carmen Santoro, è grave: abuso d'ufficio, reato che il Codice penale punisce con la reclusione da sei mesi a tre anni. L'indagine, inoltre, si sta allargando e sono 16, per ora, i Comuni coinvolti, tutti «clienti» della Centro Servizi: Casciana Terme, Castellina Marittima, Montescudaio, Santa Luce e Vicopisano in provincia di Pisa, Filattiera, Fosdinovo e Podenzana (Massa), Anghiari, Chiusi della Verna e Pieve Santo Stefano (Arezzo), Capoliveri e Marciana Marina (Livorno), Castiglione della Pescaia e Montieri (Grosseto). Palazzuolo sul Senio (Firenze).
Per carità, l'inchiesta è «in una fase preliminare», come sottolinea Giaconi. Ce n'è abbastanza, però, per rendere diverso dagli altri il caso esploso nell'entroterra livomese. Anche perché finalmente scuote dalle fondamenta l'andazzo contro cui «Quattroruote» si batte da anni: l'affidamento completo del «servizio autovelox» -dall'installazione dello strumento alla spedizione dei verbali - a ditte private pagate «a cottimo»...
"

lunedì 31 agosto 2009

Corso Supermotard a Ottobiano (PV)

Oggi ho fatto il corso organizzato dalla Husqvarna di supermotard a Ottobiano.



Per info sulla scuola Husqvarna mentre qui le info sul circuito di Ottobiano.

Premetto che è la seconda volta che partecipo ad un corso di supermotard (la prima a Nizza Monferrato - AT - sempre cn la stessa scuola con le slick su pista bagnata :-(()
e stavolta mi sono divertito veramente sia per la parte asfaltata che per la parte sterrata ...

Alla fine di questa giornata sono veramente stanco ... sarà proprio il fatto che compio 40 anni :-(((

NOTE:
1) l'organizzazione dei corsi è sempre molto-molto approssimativa
2) i "docenti" sono dei gran manici ma con poca propensione alla didattica (forse siamo troppi per un giorno di corso??)
3) i cessi del kartodromo sono veramente dei cessi (e senza serrature) ... visto che la federmoto ha tappezzato ognicchè se anche ci facesse un giro per controllare le strutture ... magari ...

venerdì 28 agosto 2009

Bernina-Maloja-Forcola-Foscagno (375 km)

Come pianificato, questo venerdì mattina me lo sono preso per un giretto montano:


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partenza alle 8 da casa e arrivo alle 13.30: una pausa caffè a Livigno ed una pausa aperitivo a Bormio a salutare l'amico Sauer (ancora in ferie :-)))
Un bel giretto con meteo favorevole, traffico accettabile, curvette "golose" ...

lunedì 24 agosto 2009

Si può sognare? (Desert Logic 2009)

Marocco, dal 6 al 12 dicembre

La macchina organizzativa di Desert Logic non si ferma neppure durante le vacanze: nel caldo torrido di ferragosto Fabio Fasola, coadiuvato da Jordi Arcarons e da Massimo Tamburelli, e corroborato da abbondanti bibite, ghiaccioli ed aria condizionata a pieno regime, ha segnato sulla mappa Michelin gli ultimi dettagli della fantastica avventura che partirà il 6 dicembre prossimo da Erfoud, nel sud est del Marocco, per farvi ritorno dopo un itinerario di circa 800 chilometri da percorrere in cinque tappe attraverso scenari favolosi.



LA FORMULA
Desert Logic non è una corsa estrema, non una galoppata solitaria nel deserto, ma un'avventura calibrata in giusta misura anche per coloro che non hanno mai calcato le sabbie africane.
Desert Logic, lo dice la parola stessa, è il modo più logico per vivere un'emozione in totale sicurezza e in compagnia.
Il deserto non si affronta in solitaria ma in formazione di tre: un terzetto di cavalieri in sella ciascuno alla propria moto, anche di marca o cilindrata diversa, che affrontano le “prove d'avventura” ogni giorno più fantasiose ed avvincenti. Conta il punteggio dei tre componenti, che viene sommato ad ogni tappa e fornisce I dati per la classifica assoluta.
Navigazione con punti GPS, scalate di dune impossibili, orientamento, montagne nere, sabbie magiche e passaggi tra I palmeti: tutto questo è Desert Logic Marocco. Una gara imperdibile per ogni cavaliere del deserto che si rispetti.

LA MOTO
Si può utilizzare una normale moto da enduro di qualsiasi marca e modello, non è necessario il serbatoio maggiorato, non servono altri allestimenti da deserto salvo il road-book ed il GPS. I componenti della squadra possono utilizzare moto diverse.
Il trasporto della moto viene effettuato dall'Italia (o da Francia o Spagna) al Marocco (e viceversa) a cura dell'organizzazione di Desert Logic che provvede anche al disbrigo delle formalità doganali.
Per chi non vuole spedire la propria moto sono disponibili moto a noleggio (KTM) in loco.
INFO ED ISCRIZIONI
tel. +39.02.5391.579
fax +39.02.56810824
Info: mail@fasola.com
www.fasola.com
www.desertlogic.it



LE TAPPE

..:: Domenica 6 DICEMBRE 2009
Trasferimento aereo dei partecipanti ITALIA-MAROCCO
Volo Italia – Casablanca – Errachidia (partenza 13.20 circa da Milano o Roma, scalo a Casablanca e arrivo a Errachidia alle 19)
Transfer da Errachidia a Erfoud (circa 1 ora)
Check-in e sistemazione presso l’Hotel Xaluca di Erfoud
Cena di gruppo
Briefing e consegna roadbook

..:: Lunedì 7 DICEMBRE
1^ Tappa 150Km - Erfoud / Erfoud - Ruta de los Oasis
Consegna moto proprie e a noleggio.
La giornata inizia con un tratto abbastanza lungo di pista dura che porta direttamente ad affrontare la prima sabbia con un po' di navigazione facile.
La prima delle tre oasi che si incontreranno nella giornata porterà nel tratto più navigato che diventerà impegnativo dopo la seconda. Alla terza oasi sarà necessario impegnarsi veramente per trovare la pista che riporterà verso Erfoud: per chi non è ancora esperto ci sarà comunque l'attento supporto di Fabio e di Jordi che riporteranno sicuramente tutti i cavalieri del deserto al punto di destinazione.
Speciale "Costa Ligure"
Sarà una sfida a staffetta: ciascun cavaliere dovrà percorrere con la propria moto un tratto sabbioso abbastanza difficoltoso per portare il testimone al secondo compagno di team, il quale lo passerà dopo la sua fatica al terzo cavaliere che dovrà chiudere l'anello del tempo, valido per la classifica.
Cena e pernottamento presso l’Hotel Xaluca a Erfoud

..:: Martedì 8 DICEMBRE
2^ Tappa 120Km - Erfoud / Merzouga - Erg Chebbi
È il momento di affrontare il vero deserto: l'Erg Chebbi, l'unico vero erg sahariano del Marocco, con le sue dune spettacolari, attende i concorrenti per una traversata indimenticabile.
È l'emozione di un deserto davvero “da cinema”, tanto da essere stato teatro di molte pellicole famose. Le sabbie del Sahara saranno il vero parco giochi per i partecipanti del Desert Logic.
La tappa prevede il passaggio di alcuni punti abitati, poi il vero attraversamento dell'erg, per arrivare nel pomeriggio a Merzouga, località di fine tappa.
Speciale "MG.K-VIS”
Giornata di navigazione pura; molto intricata. Ogni team al completo dovrà seguire i punti GPS, raggiungendo il punto esatto di ciascun way-point segnalato con una bandierina. Una volta raggiunto ciascun punto prestabilito, un cavaliere del team dovrà fotografare gli altri due vicini alla bandierina per comprovare il proprio passaggio.
Cena e pernottamento presso l’Hotel Toumbouctou a Merzouga

..:: Mercoledì 9 DICEMBRE
3^ Tappa 180Km - Merzouga / Merzouga - Minas de Los Fosiles – La montagna nera
Tappa mista di terreno duro e sabbia. Si parte alla volta della Montagna Nera, situata in una zona vulcanica ricca di fossili. In questa zona bisogna fare molta attenzione alla navigazione perché ci si avventura tra i labirinti che portano alle miniere: solo seguendo meticolosamente il roadbook si può trovare la via giusta. Dalle miniere si prosegue iin un largo oued sabbioso seguito da un ampio tratto tra la vegetazione ed herbe à chameaux.
Si affrontano poi ancora una serie di dune prima di rientrare in hotel.
Speciale “Arexons e la duna impossibile”
Ogni team sceglierà il proprio cavaliere che affronterà la sfida: un solo componente del gruppo avrà la responsabilità della classifica e dovrà risalire la duna impossibile nel minor tempo.
Cena e pernottamento presso l’Hotel Toumbouctou a Merzouga

..:: Giovedì 10 DICEMBRE
4^ Tappa 150Km - Merzouga / Alnif – Deserto del Kem Kem
Si transita per Rissani e dopo qualche chilometro si prende una splendida pista, utilizzata anche in alcune edizioni della Dakar, che porterà i concorrenti direttamente nel deserto del Kem Kem.
Il percorso prevede molti tratti fuoripista dove è necessaria una buona concentrazione.
Passato il villaggio di Fezzou ci si inerpica su una pista semi montagnosa con alcuni tratti pietrosi. Qui si alternano zone vulcaniche e oued fino ad Alnif.
Speciale “Airoh”:
Si tratta di una vera e propria speciale fettucciata in stile enduristico: tutti i cavalieri del team dovranno percorrere 4 giri di fettucciato; il tempo verrà fermato quando il 3° componente avrà tagliato la linea d’arrivo.
Cena e pernottamento presso l’Hotel Meteorite a Alnif

..:: Venerdì 11 DICEMBRE
5^ Tappa 170Km - Alnif / Erfoud
L'ultima tappa si presenta ancora impegnativa, con un terreno molto variabile. Dapprima sarà il deserto ad impegnare i concorrenti, poi un tratto di montagna, ed ancora il deserto per poi teminare con passaggi su terreno duro e oued insidiosi.
Speciale “Wellcare”:
Ancora una speciale di navigazione, ma questa volta i punti GPS sono comunicati poco prima del via ed a un solo cavaliere del team: sarà lui a dover condurre tutti gli altri componenti della sua squadra al traguardo.
Il tempo sarà conteggiato con la somma dei tre cavalieri.
Cena e pernottamento presso l’Hotel Xaluca a Erfoud

..:: Sabato 12 DICEMBRE
Marocco / Italia
Check-out dall’Hotel Xaluca di Erfoud
Transfer in pullman da Erfoud a Errachidia (circa 1 ora)
Volo Errachidia – Casablanca – Italia
(partenza alle 11.05 – arrivo alle 18.20 a Roma o 18.35 a Milano)

mercoledì 19 agosto 2009

Giro del Bergamasco (215 km)

Dopo un periodo privo di moto - causa polmonite - poi privo di moto - causa vacanza con famiglia in AUTO (arghhhhhh) - nella mia prima mattina a casa alle ore 7.00 le campane del paese mi hanno chiamato :-))))

Mezza giornata di moto da solo ... io e lei ... nessuna sosta se non per un caffè macchiato ed una brioche. Il resto sono solo curve :-))


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Originariamente da Ponte Nossa avevo previsto di tornare a San Giovanni Bianco e poi fare il Passo San Marco ... ma poi non sarei arrivato per pranzo perciò l'ultima parte è stata variata.

Per la valenza "motociclistica" segnalo questi tratti:
1) Berbenno-Brembilla-Gerosa
2) Dossena-Oltre il Colle-Oneta
3) Nembro-Selvino-Algua

giovedì 9 luglio 2009

Tour (de Force) sulla Route de Napoleon (1500 km circa)

Primo giorno


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Dopo pioggia a Milano e un noioso viaggio di "trasferimento" il bello arriva appena passato il Tenda. Il tempo cambia e si presenta un bel sole con un pò di vento che fan spingere sulle pedane per tenere la moto stabile.
Tutto le fatiche sono ripagate dal tratto che lasciata la valle della Roia ci porta a Sospel. Da fare almeno 5-6 volte per il piacere che dà :-)))
Sbagliamo strada e ci troviamo a fare la Grand Corniche di Monaco (sempre bella) e a attraversare il traffico di Nizza.
Albergo trovato al primo colpo e cena ristoratrice a Grasse.

Secondo giorno


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Solo una parola: LIBIDINE
l'unica cosa che si può dire è che bisognerebbe farla una volta all'anno per depurarsi da tutte le tossine.
Arriviamo alla sera a Annecy e troviamo un affittacamere in centro per puro "culo" dopo aver chiesto in alcuni hotel completamente occupati. Bella città piena di locali e di "vita". Da andarci con la propria amica/amante/moglie ;-)

Terzo giorno


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Il più faticoso per il traffico che abbiamo trovato. Qualche pezzo di respiro motociclistico facendo il Sempione e la valle di Cannobio.

A casa quindi stanco ma felice di aver condiviso tanti km con un amico sincero (Stefano) ed una amica "arancione" ....

N85

lunedì 22 giugno 2009

Maloja, Bernina e pizzoccheri

Con il bellissimo gruppo del forum delle F sabato 20, vinte tutte le previste asperità metereologiche, in 9 (tutti ragazzotti ovviamente) abbiamo fatto il giro Lecco-Maloja-Bernina-Lecco


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278 km di curvette con la torta alla fine ... il ristorante a Teglio specializzato in PIZZOCCHERI :-)))
Trattasi del Ristorante "Combolo" in Via Roma, 5. Tel: 0342 780083
Un posto talmente bello da essere folgorati da una bellezza "LOCALE" ....

Maloja-Bernina



... ecco in particolare una Foto molto bella fatta da Marco (Sig.Sauer). Grazie Marco!

venerdì 5 giugno 2009

Tour (de force) tra Lombardia-Trentino e Austria (893 km)

Su proposta dell'amico PLUTO:

Se il tempo sarà clemente, e gli sconquassi (sgratt) dell'ultim'ora non si presenteranno, a luglio si farà questo giro:


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che, come si intuirà da quanto è appetitoso, si attuerà sull'arco di 3 o al massimo 4 giorni.

Le date previste per il giro sono quelle comprese tra martedì 7 (partenza) e giovedì 9 (o venerdì 10 luglio se di 4 giorni) per il rientro.

L'intento è...curvare, ed ecco l'elenco dei Passi (quelli che mi ricordo):

Giorno 1
Da Lecco il Maloja, poi il Bernina, poi il Mortirolo, la Foppa, il Gavia (e se ci sta anche il Foscagno ma non credo) il primo giorno, con tappa a Bormio o a Livigno per la notte.

Giorno 2
Stelvio, Palade, Mendola, Pennes con tappa a Vipiteno per la notte

Giorno 3
Giovo, Rombo, escursione in Austria (passi che non ricordo) per rientrare col Resia, poi scollinare ancora nei Grigioni, per ripassare a Livigno (ev tappa notturna, oppure no) e poi il Forcola, per vedere alla fine se scendere a Tirano e rientrare verso Lecco-Como oppure risalire verso il Bernina, il Maloja e rientrare via Chiavenna.

Chi fosse interessato...si unisca che è ben accetto.
Per dormire, al fine di evitare gabole o complicazioni, ognuno si organizza autonomamente (appositamente abbiamo fissato tappe che hanno un'elevata ricettività anche a luglio).

Giro lombardo-svizzero (376 km)

ed ecco un girello per sabato 20 giugno a cavallo di Lombardia e Svizzera proposto dal nostro Sauer con un percorso di massima : Lecco - Maloja - Zernez - Fluela Pass - Davos - Filisur - Albula Pass - Samaden - Maloja - Lecco.


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dettagli sull'ora e luogo di meeting a seguire ....

giovedì 28 maggio 2009

Passi del Pelizzone e del Brattello

... per il secondo viaggio di andata verso Viareggio domani faccio il passo del Pelizzone e del Brattello (e qualcun'altro) facendo questo itinerario


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il ritorno ... è da definire ;-))))

mercoledì 20 maggio 2009

Paraschiena livello 2

Dal momento che il mio paraschiena Dainese ha il velcro che non tiene più ... ho pensato di prenderne uno livello 2 e far riparare il vecchio.

La scelta è caduta sullo Spidi Back Warrior sia perchè il marchio Spidi trovo faccia degli ottimi prodotti sia perchè mi è sembrato un ottimo modello PIEGABILE :-)))



Acquistato per 119,92 euro scontato 20% grazie alla tessera FMI

Sul sito della Spidi di questo paraschiena dicono:
"La tecnologia Warrior permette di costruire delle celle con materiali compositi ad altissima resistenza all'impatto, con un peso contenuto. Il risultato è una certificazione CE di categoria 2, con un assorbimento medio di 9 Kilo Newton. Nei test di certificazione per questo tipo di protettori, si richiede un energia residua massima di 18 KN dopo l'impatto. L'energia residua del Warrior back è di 7,8 KN. Incredibilmente leggero, sottile e confortevole, questo protettore evolve l'idea seconda la quale incrementare il comfort equivale ad aumentare la sicurezza, perché facilita la guida e la concentrazione del pilota.
Le canalizzazioni d'aria e la rete interna consentono inoltre una traspirazione eccezionale, quantificabile con un 50% in più rispetto ai paraschiena tradizionali. L'implementazione di materiali comfort all'avanguardia e di un design innovativo hanno permesso di portare il peso del Warrior Back a 560g, contro la media di circa 900g dei protettori dorsali attualmente in commercio. Grande attenzione è stata dedicata all'ergonomia. Una doppia regolazione sulla cintura, misure differenziate e due versioni, una femminile e una maschile, garantiscono una perfetta vestibilità dai 145 ai 195 cm. Permettendo al protettore di aderire alla schiena e di non influire sulla calzata della giacca. Verranno prodotte 4 misure differenti di Back Warrior a seconda delle varie altezze nella versione da uomo. Per la versione donna verranno prodotte invece due misure differenti.
"

Vantaggi (rispetto al Dainese Wave 2):
+ leggero, + protettivo, ripiegabile (così sta anche in borsa)

Svantaggi:
- ventilazione

lunedì 18 maggio 2009

Passi del Lagastrello e del Cirone

Per il prossimo weekend a Viareggio, mettiamo giù un paio di percorsi per l'andata e il ritorno.

All'andata conto di fare il passo del Lagastrello ....


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... mentre al ritorno quello del Cirone


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Per avere qualche informazione in più sui percorsi e le attrattive consiglio la bella motoguida edita dall'APT di Parma

Percorsi in Moto Nel Parmense Percorsi in Moto Nel Parmense bottod percorsi in moto nel parmense



Per chi viene dalla Versilia, consiglio molto caldamente il passo del Cirone alla solita (trafficatissima) Cisa: bellissimi paesaggi, buon asfalto e tanto divertimento. Per poi continuare a divertirsi tra le curve segnalo anche il tratto da Borgo Val di Taro-Bardi-Bore che è uno spettacolo per asfalto e curve!

giovedì 7 maggio 2009

GSSS Special

L'appuntamento di quest'anno è con il GSSS versione "Special" ovvero ... come passare 3 giorni in Toscana nella zona del Mugello e dell'aretino con il solo problema della prossima curva a destra e di quella a sinistra che segue ....

Il percorso dell'andata con Renato (R1150R sportster) uscendo a Reggio Emilia


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Quest'anno percorsi nuovi e soprattutto molto tempo passato a disegnare traiettorie

GSSS Special


da rifare!

martedì 14 aprile 2009

Giro dei 4 Laghi (160km)

Programmato per Sabato 18/4 il giro dei 4 laghi (tempo permettendo).


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Ritrovo a Como in via Bellinzona angolo via F.lli Rosselli alle ore 9.00

lunedì 6 aprile 2009

Terremoto in Abruzzo

So che ognuno di noi/voi sa cosa è la solidarietà.
Solidarietà per chi fa un incidente in moto o chi cade nella sventura di una calamità naturale.

In tutti i casi chi cade deve essere aiutato. Sempre.

Come dalla pagina di Repubblica ecco alcuni riferimenti per fare una donazione concreta per chi ha perso molto/tutto:

La Caritas diocesana di Roma ha istituito un fondo di solidarietà promuovendo una colletta per aiutare la popolazione abruzzese. È possibile contribuire alla colletta di solidarietà con: Versamenti c/c postale - numero di conto corrente postale 82881004 (IBAN: IT77K0760103200000082881004) intestato a Caritas diocesana di Roma, specificando nella causale «Terremoto Abruzzo»; Bonifico bancario - IBAN: IT13R0306905032000009188568, specificando nella causale "Terremoto Abruzzo".

Anche la Caritas Ambrosiana, che fa capo alla Diocesi di Milano, ha avviato una raccolta fondi aprendo un conto corrente. E' possibile sin d'ora esprimere concreta solidarietà partecipando alla "raccolta fondi - causale Terremoto Abruzzo 2009 - donazione diretta presso l'Ufficio raccolta fondi di Caritas Ambrosiana, via San Bernardino 4, Milano (orari: dal lunedì al giovedì dalle ore 9.30 alle ore 12.30 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30 e il venerdì dalle ore 9.30 alle ore 12.30)- conto corrente postale n. 13576228 intestato a caritas ambrosiana onlus - conto corrente bancario n. 578 - cin p, abi 03512, cab 01602 presso l'agenzia 1 di milano del credito artigiano e intestato a caritas ambrosiana onlus iban: it16p0351201602000000000578. Oppure donazione telefonica tramite carte di credito chiamando il numero 02.76.037.324 in orari di ufficio.

La Croce Rossa Italiana ha lanciato un appello di emergenza a livello nazionale, chiedendo a tutta la popolazione di "partecipare ad un grande sforzo di solidarietà per alleviare la sofferenza di tutte le vittime del terremoto" . Per effettuare donazioni alla Croce Rossa Italiana si possono utilizzare: il Conto corrente bancario C/C n. 218020 presso Banca Nazionale del Lavoro-Filiale di Roma Bissolati - Tesoreria - via San Nicola da Tolentino 67 - Roma, intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT66 - C010 0503 3820 0000 0218020, causale pro terremoto Abruzzo; il Conto corrente postale n. 300004 intestato a Croce Rossa Italiana via Toscana 12 - 00187 Roma, codice Iban IT24 - X076 0103 2000 0000 0300 004, causale pro terremoto Abruzzo. E' anche possibile effettuare dei versamenti online, attraverso il sito web della Cri.

martedì 31 marzo 2009

Ritrovo a Garda del forum delle F - 326km

Sabato 4 Aprile mi aggrego al gruppo del forum delle F800 ... amici con cui faremo (più o meno) il giretto sotto in mappa:


Visualizzazione ingrandita della mappa

Ritrovo alle ore 9.00 all'area di Servizio di Caponago e poi via "in gruppo" !

Chi volesse scaricare il file per il Garmin, lo può fare a QUESTO LINK scegliendo il file "TOUR GARDA Forum F800.gdb" :-))

Giro Garda Forum F800


PS: il telepass non mi ha proprio visto tra Agrate / Desenzano e Desenzano / Bergamo :-((

sabato 28 marzo 2009

Prova video della SMT

... ed ecco anche una prova video della SMT ...

Primo tagliando della SMT

... ed eccoci al primo tagliando dei 1000 della SMT da Mecamotors.

Il costo del primo tagliando (olio, filtro olio e manodopera) è stato di 130 euro contro i 150 euro che la KTM prevede ufficialmente per il primo tagliando. In questa occasione il tempo impiegato è stato di meno di due ore

In occasione di questo tagliando ne ho approfittato per:
a) far vedere un paio di problemi
b) comprare la borsa morbida posteriore e i tappi perno forcellone

I problemi segnalati sono: la fusione della parabola del faro anteriore in corrispondenza della luce di posizione (fatto ordine del proiettore e foto) e una delle due lampadine delle luci di posizione posteriore che si era sfilata dalla sede.

Veniamo agli acquisti:
1) Il Bauletto posteriore (60012078000) con sistema aggancio rapido e volume variabile da 12 a 18 litri. E' stato agganciato direttamente alla piastra del portapacchi SENZA forare nulla nè tanto meno senza comprare la sua piastra di supporto dedicata. Il suo prezzo di vendita è stato di 125 euro.



2) i tappi forcellone (61004037050) che coprono i dadi del perno forcellone per 25 euro.

lunedì 23 marzo 2009

SBK '09 (Losail)

Con un pò di ritardo, ecco la classifica della gara SBK a Losail

Losail Losail bottod

L'enduro è per uomini veri ...

... e con questo me ne tiro (bellamente) fuori ...

con Michele ho provato la 3 giorni di camp della KTM al Ciocco. Sarebbero stati i miei giorni 2-3-4 su una moto da enduro per cominciare a capirla. Per adesso mi ha solo bastonato.

Parto con la consapevolezza che ho le ginocchia non a posto ma (ignorantemente) trascuro la cosa. Di fatto già nella prima mezza giornata riesco a acuire il dolore al ginocchio sx. Salto il pomeriggio e speranzoso che la cosa si risolva mi vado a comprare un tutore per il ginocchio.
Il mattino seguente con il tutore e il paracolpi sotto un paio di pantaloni nuovi (per contenere una "palla" di roba contenitiva attorno al ginocchio) decido di ripartire ... errore ...
ormai non mi potevo più fidare. E così dopo neanche un'ora alla prima grossa buca mi ci infilo senza speranza di uscirne (tutto) sano. Sdraiato a faccia in giù con il fiato corto corto per la botta al costato comincio a fare l'inventario dei pezzi.
C'è tutto ma la scapola dx, il costato dal lato destro, la mano sinistra e l'anca dx cominciano a fare molto male.
Seguo un pò il gruppo ma il dolore è forte ed così decido di lasciare.
In albergo devo anche aver spaventato michele che premurosamente mi aiutava. Non era mia intenzione farlo, ma per chi ha sperimentato l'incrinatura di una o più costole sa cosa vuol dire solo respirare (e non dico starnutire).
Grazie a san aulin, il dolore si attutisce e domenica sono in grado di tornare a casa poco dolorante. Ma oggi, senza aulin da ieri, è tutta un'altra cosa ...

KTM Camp (Ciocco)


Peccato. Ho voluto provare una esperienza diversa, certamente dura, ma senza avere la forma fisica che serve. Forse ci vuole anche la forma mentale che porta chi fa enduro seriamente a non fermarsi neanche se gli saltano i tendini, se si azzoppa, se perde una mano (come il nostro istruttore Giorgio). Uomini che per la passione dello sport sanno tacere e andare avanti senza farsi problemi di fronte a nessuna salita per viscida che sia.

Io non credo di avere questa tempra e per quanto appena senza dolore (non dico sano) salirei sulla moto da enduro subito, credo che questo sport richieda veramente una fibra di quelle strong e forse che questa passione nascesse quando "da giovane", ovvero vent'anni fa, le ossa e i pezzi vari erano meno "sensibili".

Mi è piaciuto molto Michele che invece con metodo, la precisione che lo contraddistingue, la pazienza e il rigore con cui affronta le situazioni, ha fatto il camp in splendido modo portandolo a termine bene e soprattutto (e per fortuna) senza nessuna conseguenza fisica. Credo infatti che lui invece abbia tutti i mezzi per continuare a crescere e divertirsi nel (duro) mondo dell'enduro.
BRAVO MICHELE!!

Da un punto di vista non enduristico il viaggio di A/R passando per la Cisa è stato molto bello e ovviamente curvilineo ...


Visualizzazione ingrandita della mappa

da rifare!

venerdì 13 marzo 2009

Il cambio della guardia ;-))))

Ho ritirato da 3 ore la 990 SMT e sono innamorato ....

Da Il cambio della guardia


non vedo l'ora sia domani mattina per il giretto ;-))))))

domenica 1 marzo 2009

SBK '09 (Philip Island)

Visto che la SBK regala sempre emozioni a fiumi e quest'anno si aggiungono anche Aprilia e BMW, lo spettacolo è assicurato ....

Prima gara a Philip Island

Philip Island

martedì 24 febbraio 2009

La storia della KTM

eppure qualche volenteroso ha fatto anche la tesi sulla storia della KTM ... passione??

la storia della KTM



... ovviamente sì!
Grazie quindi all'autore che spero almeno abbia preso un buon voto e sia stato assunto (beato lui ;-)))))

domenica 15 febbraio 2009

Nessun motoraduno dello Stelvio nel 2009

Nonostante un comunicato stampa dai toni tutt'altro che pessimistici che hanno accompagnato la conclusione dell'edizione 2008 il Raduno STELVIO INTERNATIONAL 2009 non si farà. Ne comunica le motivazioni su AltaReziaNews il presidente del Moto Club Stelvio, Candido Rizzi che, per mezzo di una lettera scrive:


“Dopo 18 anni di successo, di spettacoli, di personaggi, di presenze impressionanti di motociclisti, e di grande lavoro e massimo impegno da parte degli organizzatori, il Moto Club Stelvio International getta la spugna. Diversi sono i motivi che ci hanno spinto a questa decisione: la mancanza di un ricambio generazionale; la manifestazione è diventata sempre pù grande e impegnativa; i costi sono lievitati, mentre la crisi ha lasciato il segno anche da noi; le polemiche sui disagi, rumori e problematiche di viabilità; la stanchezza accumulata in 18 anni di attività.



Tutti elementi che ci hanno portato ad una decisione dolorosa, ma inevitabile. Sono stati compiuti diversi passaggi istituzionali, con l’Amministrazione del Comune di Sondalo, con le Associazioni sportive locali, con la Pro Loco di Sondalo, nel tentativo di individuare un gruppo di giovani a cui lasciare questa pesante eredità, non trovando però una risposta adeguata.

Il nostro ringraziamento va a tutti i collaboratori che ci hanno affiancato in questi 18 anni, a tutti i volontari, alla Provincia di Sondrio, alla Comunità Montana Alta Valtellina, al Comune di Sondalo, alle Forze dell’Ordine, alle Aziende che ci hanno sostenuto, (una citazione particolare meritano Spidi, Kawasaki e Dueruote). Il rammarico è proprio quello di perdere l’esperienza maturata in tutti questi anni, esperienza che ci ha permesso di affrontare impegni così onerosi, anche sotto il profilo economico, riuscendo sempre a superare le difficoltà di bilancio.

Non solo: in annate particolarmente “felici”, il ns. Moto Club ha lasciato anche alcuni segni significativi alla comunità di Sondalo.
Ricordiamo il pulmino attrezzato di elevatore alla Casa di Riposo, una struttura in muratura adibita a cucina, completamente arredata, un impianto a gas, con bombolone interrato, a norma di legge, il rifacimento della linea elettrica e telefonica dell’area tennis, la rete tecnologica della nuova area parcheggio del Palazzetto, il rifacimento quadro elettrico del Palazzetto, a norma di legge, per 150 kw e, per ultimo, quest’anno, rifacimento illuminazione area verde adiacente il tennis.



Il mitico Stelvio International lascia così in eredità anche un patrimonio di pubblicità e di immagine per l’intera Valtellina, con benefici economici che sono andati a tutti gli operatori dell’intera zona e non solo di Sondalo. La speranza è che fra un anno o due un nuovo gruppo di sondalini riparta per questa avventura, così come abbiamo fatto noi nel 1990 raccogliendo il testimone lasciato dal Moto Club che ci ha preceduto. Da parte nostta diamo fin d’ora la garanzia della massima collaborazione ad ogni eventuale iniziativa per il recupero immediato del ns. caro motoraduno”.

sabato 14 febbraio 2009

Test di Motorbox della 990 SMT

... ed ecco il test di Motorbox .... l'attesa si fa più spasmodica ....

COM’ È Curioso segmento quello delle supermoto, fosse ancora vivo Darwin ne studierebbe attentamente le evoluzioni e le mutazioni genetiche che, da uno stesso principio ispiratore, fanno sì che nascano moto molto diverse tra loro. Nate come moto leggerissime, spartane ed essenziali, che rinunciano a qualsiasi cosa (e ne impongono anche al pilota) pur di essere le migliori sui percorsi zeppi di curve, si sono poi moltiplicate fino a dare vita a diversi segmenti.



DALLE ORIGINI AI GIORNI NOSTRI La ricetta, insomma è sempre quella: una impostazione di guida vagamente off-road, sospensioni più lunghe del normale, ruote da 17" e freni sportivi. Da qui però si è aperto un mondo. Prima sono arrivate le cosiddette motard "stradali" meno estreme, poi le bicilindriche e, infine, siccome all'uomo piace divertirsi ma anche stare comodo, sono arrivate le motard turistiche. Motard turistica? In effetti le due definizioni sembrano essere in antitesi. Perché parlando di una motard a tutto viene in mente tranne che al turismo.



QUANTE SONO? Eppure, guardando i listini, queste moto non mancano. Se prendiamo in considerazione i tre punti chiaveruota da 17, manubrio alto e protezione aerodinamica, scopriamo modelli come Kawasaki Versys, Ducati Multistrada, Triumph Tiger 1050, e Benelli Tre K che corrispondono perfettamente alla definizione che abbiamo dato sopra. Sono turistiche sui generis, ovviamente, più adatte alla scorribanda da 2-3 giorni sui passi alpini dove ubriacarsi di curve con bagaglio minimo al seguito, che al viaggio intercontinentale (che tuttavia non è assolutamente precluso).



FUNTOURING Però è un fatto che al lato fun, queste moto accoppino anche quello touring, perché possono montare delle borse (per tutte esistono attacchi dedicati) e offrono, chi più chi meno, una certa protezione aerodinamica.



ANCHE IN ARANCIO Poteva mancare l'inventore delle supermoto da questo segmento? Certo che no, per questo KTM ha deciso quest'anno (anche seguendo le molte richieste arrivate dalla clientela) di realizzare la 990 SMT. Quella T dopo il nome (evidente iniziale di Touring) suona un po' strana visto che stiamo parlando di un marchio che delle moto estreme ha fatto la propria bandiera, ma offre alla Casa di Mattighofen la possibilità di aprire una porta in più a chi, magari appassionato di KTM, vorrebbe guidare una moto più polivalente rispetto alle indiavolate stradali arancioni.

KTM INSIDE La SMT arriva proprio per questo, è sempre una KTM nell'animo, ha ancora l'indole della mangia curve, ma offre anche una posizione di guida più confortevole, una protezione aerodinamica più che dignitosa.



MOTORE MOTARD Le novità introdotte dai tecnici per fare della maximotard di Mattighofen una sorta di globetrotter dal passo svelto sono tante e toccano molti componenti, tranne il motore. A Mattighofen non hanno ritenuto opportuno intervenire sull’unità che già spinge la burrascosa SM 990 (e questo già da solo spiega molte cose) così a muovere la SMT c'è lo stesso bicilindrico LC8 da 999 cc, 115 cv e 97 Nm di coppia che già conosciamo.

CYRANO Quanto invece alle novità, la più evidente è chiaramente il cupolino dotato di parabrezza scuro, fissato direttamente al telaio e non alla forcella. Un innesto che cambia letteralmente faccia alla moto (Piace? Non piace? A voi la sentenza). Alle sue spalle, il ponte di comando si compone del classico cruscotto multifunzione (manca però l'indicatore del livello carburante che su una moto del genere non ci starebbe male) e di un manubrio a sezione variabile in alluminio.



SELLA PER DUE Per il resto si notano subito l'inedita sella matrimoniale a due piani (rivista sia nella sagoma sia nell'imbottitura) alta 855 mm da terra e la coda rivista per isolare meglio il passeggero dal calore che arriva dagli scarichi, e per ospitare eventualmente le piccole borse laterali realizzate ad hoc per questa moto (si attaccano direttamente agli scarichi con attacchi specifici).

Il SOLITO TRALICCIO ll telaio, come già detto, resta quello noto, un traliccio in tubi d'acciaio al cromo-molibdeno. Le sospensioni, entrambe completamente regolabili (addirittura doppia regolazione per il mono!) e firmate WP, sono invece riviste nella taratura per assecondare il comfort, e diminuiscono l'escursione di 20 mm (la forcella passa da 180 a 160 mm e il mono da 200 a 180) rispetto a quelle della SM. Peccato solo che, di contorno, non sia arrivata anche la regolazione remota del monoammortizzatore (come quella dell'Adventure, per intenderci) utile per regolare al volo l'assetto quando magari si carica il passeggero. E, aggiungo, perchè non farne anche una versione con ABS?



SCARPE TEDESCHE, FRENI ITALIANI Le ruote sono in lega, calzano pneumatici Continental Sport Attack nelle misure 120/70-17 e 180/55-17. Quanto poi ai freni. , l'impianto è Brembo, con all'anteriore una coppia di dischi flottanti lavorati da pinze radiali a quattro pistoncini. Con l'arrivo del cupolino e degli altri accessori il peso sale di 5 kg rispetto alla SM, ma la SMT resta sempre una moto molto leggera fermando la bilancia prima dei 200 kg (196 esattamente) con tutti i liquidi tranne la benzina.

SI FA PAGARE Insomma la dotazione è quella di alto livello che caratterizza sempre tutte le KTM, che per questo si fanno pagare. La SMT costa infatti 12.710 € franco concessionario, trovatemi però un'altra "turistica" con il medesimo equipaggiamento tecnico.



COME VA Piccoli interventi, grandi cambiamenti, così ci hanno introdotto la SMT gli uomini KTM, e in effetti, soprattutto dopo aver guidato in contemporanea anche la SMR (ci cui parleremo nei prossimi giorni) è sorprendente notare come da una stessa base si possano ottenere moto così diverse.

SEMPRE KTM Intendiamoci, non è che adesso la 990 austriaca sia diventata una noiosa moto da turismo, tutt’altro, la SMT è pur sempre una KTM, moto la cui anima tempestosa non può non emergere ad ogni apertura del gas. Però è anche vero che le modifiche fatte dai tecnici in arancio sono andate nella direzione giusta. In poche parole, la SMT è ancora emozionante come una supermoto, nulla toglie al divertimento e all’efficacia di guida, ma offre protezione e comfort tali da farla apprezzare sulle lunghe distanze.

240 KM NO STOP Il nostro test con un percorso di 240 km così pieno di curve da farci venire il mal di testa lo conferma: alla fine di una giornata di guida che definire intensa è dire poco, nessun indolenzimento, poca stanchezza.

L'ALTERNATIVA Se si esclude la Adventure, nessuna altra KTM è accogliente come la SMT; in sella si sta bene, la nuova conformazione fa sì che si sia ben inseriti nella moto assumendo una postura corretta e di ottimo controllo. I piedi toccano bene terra e il piccolo "gradino" posteriore aiuta in accelerazione contenendo il pilota che alla fine si aggrappa poco al manubrio stancandosi anche meno.

CONFIDENZA IMMEDIATA Alla SMT vien voglia subito di dare del tu, la confidenza è immediata, la padronanza del mezzo superba. Insomma dopo pochi metri ti senti la moto in mano e inizi a giocare. E qui emerge subito il lato "fun" della SMT. Il motore è il solito KTM: generoso a tutti i regimi sempre disponibile a sparar fuori chili di coppia e prontissimo a reagire alle sollecitazioni del gas. Fin troppo, forse, dato il tipo di moto magari sarebbe ancora più apprezzabile (soprattutto da chi vuole andare in giro ad una andatura rilassata) una mappatura che assicuri un apri chiudi più soft.



FAME DI CURVE Come tutte le motard, anche la SMT è una moto che ha fame di curve, appena la strada inizia ad attorcigliarsi inizia anche il divertimento. La 990 austriaca danza tra i cambi di direzione con una agilità incredibile, le sospensioni più "corte" e quel paio di chili piazzati sull’avantreno non hanno tolto agilità alla moto, ma l’hanno resa più "rotonda" nel comportamento e, anzi, aiutano a caricare meglio l’anteriore e ad avere quel feeling con l'avantreno (soprattutto in velocità) che spesso sulle motard superleggere viene un po’ a mancare.

PIU OMOGENEA Quel comportamento "spigoloso" tipico di tutte le motard (che vanno guidate in modo sincopato) è quasi assente e lascia spazio ad una moto più omogenea, con una discesa in piega più controllata, e una percorrenza di curva più fluida, anche se la velocità nel tuffarsi alla corda, tipica della ruota da 17, è rimasta. Mentre la guidavo sulle fantastiche curve delle strade portoghesi ad un certo punto ho pensato che con la ruota da 19 questa moto sarebbe stata assolutamente perfetta, ma parlando con i tecnici KTM sono venuto a sapere che è stata provata ma scartata perché l’appoggio e il feedback non sarebbero stati gli stessi. Se hanno deciso così, un motivo ci sarà.

ASSETTO PERFETTO L’assetto studiato dagli uomini di Mattighofen va promosso a pieni voti. Per la prima volta, finalmente, ho trovato una KTM stradale senza il solito setting super rigido e i benefici di questa scelta sono evidenti da subito. La SMT mostra in questo caso il suo lato touring, perché ha sospensioni scorrevoli e capaci di digerire le asperità come il brodino della nonna, copiando qualsiasi cosa e dandoti sempre la piacevole sensazione che le ruote (tra l’altro i Continental Sport Attack vanno davvero alla grande) sono sempre ben attaccate all’asfalto. Il comfort quindi è di ottimo livello, però il bello (ed è qui che si nota la qualità di mono e forcella) è che anche forzando il ritmo il sostegno non viene mai meno, l’idraulica è sempre ben controllata.

TI FAI PRENDERE Con una accoppiata motore/telaio così ben amalgamata ci vuol ben poco a farsi prendere la mano, così è quasi scontato che dopo pochi chilometri il ritmo che si tiene, di turistico abbia ben poco. Proprio questo è il "problema" della SMT e in generale di tutte le KTM, la cosa difficile è riuscire ad andare piano... Ma sulle curve tutte le motard sono così, ti istigano, ti invogliano ad aggredire le curve in un modo tale che non sei mai sazio. In questo la SMT è resta motard nell'anima. Poi, però, fa la differenza quando i percorsi si velocizzano. Dove con le motard normali devi tirare i remi in barca per non farti prendere a schiaffi dal vento, qui puoi insistere senza problemi perché il riparo aerodinamico ti dà una gran mano.

AUTOSTRADA NO PROBLEM Un tratto autostradale ci ha consentito anche di verificare l’efficienza della protezione, che mi sento di promuovere. Cupolino e plexiglass non saranno proprio il massimo dell’estetica ma quanto a efficacia non c’è da lamentarsi, la protezione è valida fino ad almeno 170 orari indicati (dentro busto e spalle, fuori parte del casco) e per un pilota di altezza media (da 170 a 180 cm) non si avvertono turbolenze fastidiose. Potendo, una velocità di crociera di 160 all’ora indicati è praticamente mantenibile all’infinito. Un prodotto azzeccato, quindi, che mantiene ciò che promette: unire l’utile di una moto touring al dilettevole di una supermoto. Avete bisogno di qualcosa in più?

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